Non è mai troppo tardi per iniziare a crescere

Non è mai troppo tardi per iniziare a crescere

Tra pochi giorni inizierà la terza edizione del Percorso ViVendita ICT e guardando il volto degli Imprenditori che hanno deciso di tornare per un po’ studenti, ho notato un aspetto che mi ha fatto riflettere.

L’età degli Imprenditori

La maggior parte degli Imprenditori ha un’età tra 44 e 55 anni e in genere vanta un’esperienza ultra ventennale nel mondo dell’ICT.
In pratica, mentre io ero all’università e studiavo TAC e TAMC, teoria degli algoritmi e teoria e applicazione delle macchine calcolatrici, alcuni di loro iniziavano la loro attività tecnica installando il sistema operativo Windows 3.0.

Dal punto di vista informatico si parla ormai di qualche Era fa! 😛

Una diretta conseguenza di questo dato è l’età delle aziende che questi Imprenditori guidano.

Infatti, sempre dal mio punto di osservazione, il 69% delle imprese ICT hanno oltre 10 anni di vita e soltanto il 16% opera sul mercato da meno di tre anni.

Sono quindi persone nel pieno della loro maturità, alla guida di micro e piccole aziende con una storia e tutto questo potrebbe far pensare a Imprenditori che ormai hanno ben poco da chiedere al mercato e ancora meno da imparare su come sviluppare e gestire un’azienda.

Non è affatto così. Non è mai troppo tardi per dare una svolta e iniziare a crescere

La dimostrazione me la danno proprio i miei Imprenditori studenti.
Di fronte a me trovo persone con una grande voglia di fare, che hanno a cuore le sorti della propria azienda e a volte fin troppo severi con loro stessi per gli errori commessi o per le cose non fatte in passato.

Certo, il solo fatto che questi imprenditori si siano iscritti al Percorso ViVendita ICT li identifica come persone che hanno il desiderio di distinguersi e che sanno che è possibile fare molto di più sul mercato, nonostante tutto.

Non fraintendermi, con questo non voglio dire che chi non partecipa al Percorso non abbia a cuore le sorti della propria attività.

Come dico spesso, l’importante è che il micro e piccolo imprenditore sia consapevole che non può fermarsi a quello che sa già, anche per il semplice motivo che tutto intorno a lui cambia ed evolve molto velocemente. Quindi è vitale che inizi quanto prima un qualsiasi percorso che lo aiuti a costruirsi i 4 pilastri essenziali per far crescere un’impresa (la vendita, il marketing, la pianificazione e controllo e la crescita personale), e che non smetta mai di ricercare il continuo e costante miglioramento.

Chi ancora tentenna o addirittura è riluttante a qualsiasi tipo di formazione che non sia prettamente tecnica, mi dispiace per lui, ma si troverà nel prossimo futuro delle belle gatte da pelare.
Comunque sia, tutto questo andrà a vantaggio dei miei Imprenditori studenti perché significa che avranno vita ancor più facile nell’abbattere i loro concorrenti di zona appartenenti a questa categoria. 😉

Quello che voglio però condividere oggi con te è una veloce riflessione, passami il termine, un po’ spinosa.

Cosa spinge, quali sono le motivazioni di questi Imprenditori nell’intraprendere un nuovo percorso di crescita come ViVendita ICT?

Perché sei interessato a fare il Percorso?

Questa è la domanda, in realtà una delle tante, che in genere faccio all’imprenditore ICT che mi contatta. Per me è importante sapere cosa lo spinge a tornare per un po’ studente e intraprendere un percorso che non è tutto in discesa.

Ovviamente le risposte variano da imprenditore a imprenditore, ma posso comunque raggrupparle in due principali motivazioni

  1. per il desiderio di lavorare meglio e capire come moltiplicare i risultati
  2. per uscire da dinamiche diventate nel tempo troppo pesanti e stressanti

Semplificando, posso dire che i primi sono spinti più da ciò che possono ottenere in futuro, mentre i secondi sono spinti prevalentemente dalla necessità di uscire da situazioni che gli provocano preoccupazioni e stress.

In pratica seguono due schemi comportamentali distinti, il primo è “verso qualcosa” e il secondo è “via da qualcosa”.

Si tratta di schemi comportamentali che è bene che tu conosca perché, oltre a essere molto utilizzati nelle Vendite, nel Marketing e nella Comunicazione, condizionano molte delle tue scelte.

“Verso il piacere” e “Via dal dolore”

Ci sono persone che prevalentemente si muovono perché sono alla ricerca del benessere, che guardano agli obiettivi e si concentrano sui risultati (“Verso”) e altri invece che si muovono principalmente per scappare dal dolore e uscire dalle difficoltà che le situazioni gli mettono davanti (“Via da”).
In realtà ognuno di noi agisce sulla base di entrambi gli schemi, però ci sono persone dove uno schema è prevalente rispetto all’altro.

Il nostro cervello effettua costantemente una valutazione tra il piacere e il dolore, come una sorta di bilancia e, a seconda del loro peso, decide cosa fare: verso il piacere o via dal dolore.

Sono entrambe leve utili a intraprendere un cambiamento, ma la prima (Verso il piacere) è senza dubbio più forte nel lungo termine rispetto alla seconda (Via dal dolore), che però ha un maggior impatto nell’immediato.

Infatti, se nel breve termine il “dolore” è un fattore motivazionale più potente del “piacere”, nel tempo la stessa spinta è con grande probabilità anche quella che ci fa rinunciare qualora il cambiamento intrapreso richieda sforzo, fatica e quindi altro potenziale dolore.
E visto che non esiste un cambiamento importante che non richieda sforzo e “dolore”, il rischio è che chi agisce solo su spinta della leva “via dal dolore”, possa presto tornare indietro, alle vecchie abitudini perché forse alla fine sono meno dolorose delle nuove.

E’ il famoso concetto della “zona di comfort“.
La zona di comfort è un modo per definire una condizione mentale in cui ognuno di noi si trova quando abbiamo a che fare con situazioni e ambienti a noi familiari, che quindi non ci provocano sensi di ansia, pericolo o rischi, dove agiamo in piena tranquillità e ci troviamo a nostro agio, nonostante le difficoltà.
Questo ad esempio può accadere quando l’azienda ha il suo tran tran, nessuno sviluppo particolare, desideri e ambizioni di crescita ormai represse per magari qualche esperienza andata male che ci ha fatto soffrire in passato.

Sappiamo che non è la condizione ideale, ma ci si abitua a tutto (purtroppo direi) e quindi si resta nella zona di comfort. Come dire, siamo nella merda fino al collo, ma per ora si respira ancora e comunque è calda e preferiamo godere del suo tepore che uscire e provare freddo.

Le persone invece con un orientamento “Verso”, sono in genere spinte dal desiderio di raggiungere obiettivi e nuovi risultati.
La loro motivazione, il loro carburante arriva proprio dal piacere che proveranno nel raggiungere i risultati che sarà sicuramente superiore ai dolori che eventualmente dovranno sopportare durante il percorso. Sull’argomento sarebbe da scriverci per ore…

L’importante è decidere e non restare fermi

Quindi la conclusione è che vanno bene entrambe le motivazioni. L’importante è decidere e non restare fermi dove si è!

Ogni micro e piccolo imprenditore ICT dovrebbe intraprendere un percorso di cambiamento e crescita, ma è fondamentale che chi inizia con il “Via da” possa presto individuare gli stimoli per andare “Verso”. Solo così il percorso, qualunque percorso di crescita darà i suoi risultati.

Avere cioè obiettivi chiari e stimolanti perché non è mai troppo tardi per iniziare a crescere.

E Tu quanti anni hai? Sei un Imprenditore che affronta le situazioni con determinazione e conosce perfettamente i propri obiettivi, quindi sei un Imprenditore “Verso”, o fai parte di quelli che affrontano le situazioni solo all’ultimo istante e quindi “Via Da”?

Non importa tanto adesso essere più “verso” o “via da”, ma è importante avere la motivazione di voler crescere.

ViVendita ICT è nato per aiutarti a sviluppare nuove conoscenze e supportarti nel percorso di apprendimento.

Ricorda

  • la motivazione è quel motivo (o motivi) per cui sei spinto a compiere (o non compiere) delle azioni
  • la motivazione è uno stato interiore che orienta e dirige i tuoi comportamenti nel tempo
  • la motivazione è indotta e guidata da due spinte, verso il piacere e via dal dolore
  • il dolore nel breve termine è un fattore motivazionale molto più potente del piacere
  • il piacere, però, ha effetti più duraturi e consolidanti.

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