La scossa per rianimare l’Italia, solo un pensiero

La situazione è questa:
– il 75% dei parlamentari è nuovo, alla prima legislatura, tutti quanti dovremmo dire “evviva!”;
– in parlamento c’è un nuovo partito, il Movimento 5 Stelle con il 25% di voti, si dovrebbe dire: finalmente qualcuno che faccia un’attività di controllo e informazione sui lavori del parlamento;
– il PD da partito dato per vincente è stato lì lì per autodistruggersi, poi è arrivato Renzi;
– il PDL non c’è piú, e Forza Italia sopravvive forse solo a livello nazionale, localmente si è quasi dileguato;
– il dopo Monti, significa dire, dopo chi? Colui che doveva essere il salvatore dell’Italia non se lo fila più nessuno, chissà perché?;
– Letta è solo un piccolo ricordo (ma lui sta bene con i nostri soldi…);
– dopo 2 mesi di paralisi post elezioni, è nato un governo delle cosiddette “larghe intese”, tanti proclami per rianimare l’Italia, e ne avrebbero avuto anche i numeri per farlo, ma le idee?;
– il governo di allora parte, via l’IMU, dopo poco corregge e dice via l’IMU sulla prima casa, poi dice IMU prima casa sospesa fino a dicembre, infine IMU per i ricchi si è per gli altri no, attendiamo nuove versioni;
– il governo dice che l’ulteriore aumento di un punto percentuale dell’IVA va scongiurato perché sarebbe il colpo finale ai consumi, quindi non verrà applicato, poi il ministro delle finanze dice che non c’è copertura, quindi l’IVA aumenterà, poi no, anzi si, aumenterà ma ci sarà (forse) una sospensione di qualche mese;


– il Movimento 5 Stelle, quello che doveva cambiare l’Italia, è praticamente sempre impegnato in riunioni interne per decidere chi buttar fuori o tenere dentro, e la prima volta che fa un video per incastrare un “pianista” deve chiedere scusa perché toppa clamorosamente;
– nel frattempo i consumi calano, cala la produzione industriale, le aziende chiudono, la disoccupazione cresce e la tensione pure.
Per poi non parlare dell’Europa, più Europa o meno Europa, Germania, la Merkel…
– adesso c’é Renzi che ha portato obiettivamente un pó di aria nuova con i suoi ministri e la sua direzione PD, ma non ha un Parlamento che lo segue, così anche lui sta per essere ingurgitato dal sistema e nulla è stato fatto;
– nel frattempo siamo passati dall’IMU alla TASI, alla faccia del cambiamento;
– parlavano di ripresa e invece siamo ancora in recessione, ma nel 2015 faremo un +0,5; ma chi ci crede piú!?

Ora la domanda nasce spontanea:
ma possibile che in Italia non ci sia qualcuno, un politico, un partito, un movimento, che abbia il coraggio (e un minimo di buon senso) di rovesciare questo paese come un calzino?
Serve una scossa, come quando si usa il defibrillatore per far ripartire il battito cardiaco di un uomo. L’Italia da ormai sei anni ha un cuore che perde battiti, ci vuole qualcosa che lo rianimi, qualcosa di forte!
Abbiamo una macchina statale mastodontica, mangia soldi sempre più affamata per alimentare tutti i suoi parassiti.
È diventato oramai un luogo comune parlare dell’inefficienza del mondo pubblico, la produttività di un dipendente pubblico è almeno la metà di un privato, basta avere a che fare con qualunque ufficio pubblico per averne prova.
Da decenni molti enti e società pubbliche sono servite per assumere gli amici degli amici, ora sarebbe il momento di mettere a dieta questa macchina mangia soldi. Se questo dovesse significare licenziare personale pubblico, allora che venga fatto (e per favore i sindacati non continuino a far parte del gioco) ma prima di partire dall’ultimo arrivato, mi piacerebbe che si partisse da quella mandria di dirigenti (così li chiamano) pubblici, che nella maggior parte dei casi non si sono mai preoccupati di rendere produttive le proprie persone.
Smettiamola con quella farsa dei premi di produttività annuali, creati per dare più soldi (i nostri) per mantenere lo status quo, o addirittura peggiorare le cose, e dare l’illusione a noi cittadini che invece la pubblica amministrazione sta diventando meritocratica.
Ma chi vogliono prendere in giro!

Ci vuole così tanto iniziare a prendere veri e seri provvedimenti per fare dei grandi cambiamenti?
Si parla di evasione fiscale, ma anche di tasse che strozzano il cittadino e le imprese; e allora è proprio così difficile avere un presidente del Consiglio che va in tv e radio su reti unificate e in streaming su web per dare un annuncio di questo genere:
“Cari concittadini italiani, la situazione la conoscete benissimo, noi vogliamo dare un forte segnale per per ridare fiducia a questo Paese, che potrebbe e deve essere il paese più ricco del mondo, con il miglior stile di vita, il reddito procapite più alto al mondo.
Per far questo servono regole certe e il loro rispetto.
Ecco perché abbiamo deciso (nonostante il parere contrario della Merkel, ma lei non è una cittadina italiana) che le tasse verranno ridotte drasticamente, di almeno 10 punti, forse più.
Lo Stato non può più essere così invasivo, non è etico e morale che si prenda più della metà di ció che porta a casa una persona, ma deve essere snello e al servizio di noi cittadini, fare un passo indietro e diventare d’esempio, aiutando i suoi cittadini a essere felici.
Questo, però, non pensiate che significhi uno Stato debole, senza carattere e spina dorsale.
Infatti, parte dei dipendenti pubblici verrà addestrata e formata per fare analisi e verifiche fiscali, che insieme ai molti mezzi di analisi che lo Stato ha, renderanno dura le vita agli evasori.
Non ci sarà indulgenza, chi evaderà ancora andrà dritto in gabbia!
Faremo le norme necessarie per rendere effettive queste che possano sembrare minacce, ma non possiamo più accettare che si manchi di rispetto alla propria Patria. Per cui niente scherzi, noi abbassiamo drasticamente le tasse, ma guai a chi evade!….”

Peccato che tutto questo rimarrà utopia, ma mentre scrivevo questo post ho vissuto per alcuni minuti in uno Stato rispettoso e da rispettare, ricordandomi che comunque sia lo Stato, questo Stato, non è un entità astratta, ma è un organismo composto di persone, che hanno un cuore ed un cervello.
Chissà che prima o poi, questi non vengano fuori, prendendo il posto a quel maledetto egoismo che, unito alla miopia, sta distruggendo questo meravigliosa nazione.
Se siete arrivati a leggere fino in fondo prima di tutto vi ringrazio, e se siete anche un po’ d’accordo vi chiedo di condividere con più persone possibili questo pensiero, che a quel punto non sarà più solo il mio, ma il nostro pensiero.
Se, invece, non lo condividerete, non importa; a me scriverlo è piaciuto.

PMicheletti

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