“Pesce grande mangia pesce piccolo”, è vero o falso? E’ sempre così, oppure no?

“Pesce grande mangia pesce piccolo” è un proverbio ben impresso nella mente di ogni imprenditore italiano. Significa che chi è più grande ha sempre la meglio, in sostanza è la legge del più forte.

Ma la domanda che ti ho posto nel titolo è se tu, imprenditore ICT, reputi che le aziende grandi siano così potenti da ostacolare il business di quelle piccole come la tua?

Non sono qui per dare giudizi, ma se pensi che sì, il pesce grande mangia il pesce piccolo, allora sappi che stai usando questo famoso dilemma come alibi per non darti da fare sul serio e cambiare le cose nella tua micro o piccola azienda ICT. Non sai come uscire dalle tue abitudini.

Un po’ come l’italiano medio che si lamenta ogni giorno di tutto e tutti addossando la colpa agli altri (solitamente allo Stato), ma continua ad agire come ha sempre fatto senza fare niente per migliorare.

E sai perché accade questo?

Perché crescere, strutturarsi e sviluppare il business implica un notevole sforzo da parte dell’imprenditore.

E questo è proprio ciò che fa la differenza fra avere un’azienda con un imprenditore che si accontenta di arrivare a fine mese e, invece, un’azienda con un titolare che vuole creare un’attività di valore e intraprende un percorso per la crescita e lo sviluppo del suo business.

Uno sforzo a livello economico, ma soprattutto uno sforzo per cambiare il mindset, il proprio atteggiamento mentale.

Sta soltanto a te scegliere.

Perciò capisci quanto la metafora del titolo non incrimina le grandi aziende, come invece potrebbe sembrare.

In realtà sono quei titolari di micro o piccole realtà a rendere vero il proverbio perché ristagnano nella loro routine e non fanno niente per uscirne, addossando le loro difficoltà alla concorrenza, al contesto, al mercato, ecc.

La questione è tutta qui e se pensi che stia dicendo una cazzata, sappi che la tua convinzione diventerà il tuo destino. “Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione”, diceva Henry Ford.

Non fraintendere, quando parlo di crescere non significa mirare a diventare come il “pesce grande”.

Sviluppare il tuo business significa uscire dal percorso del pesce grande per disegnare e percorrere una strada che possa essere tua e solo tua.

Una strada nella quale tu diventi il pesce che tutti gli altri vogliono seguire per stare al tuo pari.

Perciò, per crescere e intraprendere una strada diversa dal pesce grande, potresti ad esempio individuare quali sono i punti di forza delle grandi aziende, ma soprattutto quali sono i loro punti di debolezza.

I punti di debolezza del pesce grande sono i tuoi vantaggi

Ti ricordi la storia di Achille?

Il semidio conosciuto per la sua forza, venne immerso da piccolo nel fiume Stinge tranne che per la caviglia, e questa gli costò la vita (il famoso tallone di Achille).

Individua il punto debole del “pesce grande” e utilizzalo a tuo favore, ovviamente senza compromettere la vita a nessuno 😉.

Rifletti un attimo…

I punti deboli delle grandi aziende ICT sono proprio i punti di forza delle migliaia di piccole aziende sparse in tutta Italia. Uno fra questi è il fatto di poter garantire al Cliente un’esperienza di vicinanza e prossimità.

Sia in senso figurato che letterale.

Credi che le grandi aziende siano in grado di offrire vicinanza?

No, o almeno non tutte, e sono sicuro che su questo puoi essere benissimo d’accordo con me.

Non perché non sarebbero capaci di farlo, ma semplicemente perché le grandi aziende hanno altre dinamiche e le loro catene di controllo sono inevitabilmente più lunghe e meno efficaci rispetto a un’azienda più piccola.

Inoltre, le grandi aziende hanno bisogno di fare grandi numeri, si concentrano a un pubblico molto più ampio e a mercati b2b più globalizzati.

Questa loro lontananza dal Cliente porta a un altro punto di debolezza che invece deve essere un tuo punto di forza: la tua presenza costante sul territorio, l’attenzione e un’assistenza adeguata al Cliente non solo tecnica (che so che la fai), ma soprattutto commerciale.

Con il tempo le grandi aziende (non proprio tutte tutte, ma la maggior parte) si sono dimenticati di dare un’assistenza adeguata ai propri Clienti e, in particolare, di far in modo che i loro Clienti abbiano una vita semplificata ed imparino a trarre il massimo valore dall’acquisto fatto.

Facciamo un esempio fuori dal nostro contesto.

Acquisti un microonde in una catena di negozi elettronica e, dopo qualche mese benché sempre nei tempi di garanzia, riscontri dei problemi.
Torni al punto vendita e ti senti dire che se lo avessi riportato entro i primi giorni dall’acquisto, ovvero nei giorni della restituzione, te lo avrebbero cambiato con uno nuovo, ma ormai il tempo è scaduto e devi rivolgerti all’assistenza del produttore.

A volte anche senza darti neppure un riferimento telefonico o una mail.

Ti è mai successo o hai sentito che sia accaduto a qualcuno? E secondo te perché accade?

Accade perché le grandi aziende sono guidate da meccanismi totalmente diversi da quelle piccole e non hanno la stessa attenzione verso il Cliente finale; un Cliente perso non è un problema, perché sono prevalentemente concentrate sull’acquisizione di nuovi Clienti. Si sa, i nuovi Clienti spesso per loro valgono più di quelli già acquisiti.

Mentre per una piccola azienda è un vanto essere presente sul mercato per ogni evenienza ed assistere il Cliente nei migliori dei modi, anche nei momenti di difficoltà e bisogno, per far sì che rimanga fedele nel tempo.

Questo perché se i Clienti si trovano bene, possono diventare i primi venditori della tua azienda tramite il passaparola, ed è gratis!

Non è il pesce grande a mangiare pesce piccolo, ma è il pesce più veloce e reattivo alle richieste a sopravvivere!

Quello che rende un’azienda lenta è la maledetta abitudine.

Devi sapere che l’abitudine e cercare di rincorrere le grandi aziende sono le cause di morte di molte micro e piccole aziende italiane.

Perciò se vuoi permettere alla tua azienda di sopravvivere, prosperare e fare un salto in avanti per un business vincente e di valore hai un’unica strade da dover percorrere:

Abbandona la “rimandite” e reagisci!

Inizia il tuo percorso di crescita una volta per tutte.

Chiarisci e metti su carta tutto ciò che stai facendo e cosa invece no per crescere.

Prima di tutto basta rimandare a domani ciò che senti dolente oggi o potrebbe esserlo domani. Se non lo affronti è sicuro che domani potrà solo peggiorare.

La “rimandite”, o detto in un italiano più corretto, il “procrastinare” è un comportamento che induce, quasi sempre consapevolmente, a ritardare e rimandare continuamente una decisione o un’attività importante per continuare a svolgere attività meno rilevanti o urgenti che fanno ottenere benefici nell’immediato o nel breve termine, ma mai nel lungo periodo.

L’insuccesso, il non sentirsi all’altezza e non riuscire sono tra le paure più forti, spesso legate a doppio filo con la paura del giudizio degli altri.

Come uscirne?

  • Ammetti di esserne affetto (un po’ come tutti)
  • ritrova in te la motivazione che ti ha spinto ad aprire la tua azienda
  • accetta le rinunce. Sappi che ogni decisione comporta almeno una rinuncia, quindi dovrai imparare rinunciare a qualcosa. Ad esempio rinunciare a dover essere sempre operativo, per tutte le ore lavorative del giorno. Inizia a delegare sul serio. Non puoi più continuare così, devi introdurre del tempo strategico alla tua attività
  • inizia ad agire invece di rimandare. Pensare a dove vuoi portare la tua attività nei prossimi mesi e anni e in che modo vuoi portarcela
  • pensa e scrivi perché i tuoi Clienti dovrebbero continuare a sceglierti e perché i nuovi dovrebbero arrivare da te

Se non sai da dove partire, chiedi aiuto a qualcuno che sa come si fa e che l’ha già fatto aiutando altre aziende.

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