Il paradosso dell’imprenditore ICT

Il paradosso dell’imprenditore ICT

Caro Imprenditore ICT,

oggi voglio condividere con te una storia “Il paradosso dell’imprenditore ICT”, ma devo avvisarti: a volte ti sembrerà di sentirti troppo coinvolto nel racconto.

Questo perché è quanto accade a qualsiasi micro e piccolo imprenditore ICT che non è ancora diventato tale… anche se le responsabilità, il ruolo in azienda e “le carte” dicono il contrario!

Siamo abituati a pensare, ahinoi, per retaggio culturale, di essere imprenditori per il solo fatto di avere sulle spalle il peso di dipendenti, attrezzature, asset aziendali, ecc.

Purtroppo non è così.

Un giorno in una consulenza one to one mi sono confrontato con l’imprenditore di una piccola azienda ICT.

All’inizio della nostra conversazione ero molto incuriosito dalle motivazioni che lo avevano spinto a contattarmi.

I suoi numeri mi sembravano soddisfacenti per una realtà relativamente piccola.

Era entusiasta sia dei suoi Clienti che dei suoi collaboratori.

Momento di rivelazione dell’imprenditore

Ad un certo punto ho deciso di rompere il ghiaccio e di chiedergli: “Quindi perché sei qui?”.

Perché io non ce la faccio più! La mia vita è tutta tra le mura del mio ufficio, non esco a prendere una birra con il mio migliore amico ormai da anni e ho il dubbio che mia figlia sia convinta che lavoro all’estero, dato che esco prima che si svegli e rientro quando lei dorme già da un pezzo…

Purtroppo la mia esperienza nel mondo ICT mi ha dimostrato che l’imprenditore in questione non è solo.

La maggior parte degli imprenditori ICT che combattono in questo mercato si trovano a vivere la stessa identica situazione.

Ma la cosa più allarmante è che non sempre se ne accorgono… oppure capiscono di aver sbagliato tutto quando ormai è troppo tardi.

  • Se quindi senti che qualcosa non sta funzionando, anche se gli affari vanno bene

  • se ti trovi a dover risolvere sempre gli stessi problemi e gestire le stesse difficoltà, giorno dopo giorno

  • se credi in cuor tuo che i tuoi sacrifici non stanno producendo i risultati che meriti, allora non fermarti…

Oggi scoprirai il paradosso dell’Imprenditore ICT

Un imprenditore che non ha mai smesso di essere dipendente di sé stesso.

“Devo lavorare, h24, 7 giorni su 7, io, in prima persona, non prendere mai ferie, non lasciare mai i miei collaboratori da soli, non vivere, non respirare e forse un domani chissà potrò fare quella bella vacanza che aspetto da dopo la maturità.”

La senti, l’ansia, la concitazione, lo stress che generano questi pensieri?

A me personalmente manca il fiato solo a leggerli!

Imprenditore, se sei convinto che per avere un’azienda in salute, che prospera sul mercato ICT e che ha un’acquisizione ricorsiva di Clienti sia indispensabile pensare e agire in questo modo… sei nei guai fino al collo!

Ma il solo fatto che tu ti sia fermato a leggermi dimostra che in cuor tuo sai che la strada che stai percorrendo non ti porterà da nessuna parte.

Imprenditore inverti la rotta!

Potrei stare qui a parlarti di ogni singola sfumatura negativa generata da un approccio del genere in azienda ma affronterò nel dettaglio una conseguenza per tutte, la più drammatica.

Hai presente quando sei un dipendente e alle soglie della pensione ti rendi conto che percepirai una somma di denaro che a stento ti garantirà la sopravvivenza?

Bene… Se continui così, la tua azienda, quando sarai vecchio, senza forze e senza più la voglia di progredire, migliorare e scalare il mercato… non fatturerà abbastanza da garantire uno stile di vita soddisfacente a te, ai tuoi collaboratori e dipendenti… figuriamoci a figli e nipoti.

È triste, devastante e pesante da accettare ma… la tua azienda finirà con te.

Incredibile vero?

Aver lottato una vita intera per creare qualcosa che non sopravvivrà alla tua assenza.

Essersi esposto personalmente, aver sognato in grande e lavorato sodo per una realtà che non ha futuro senza di te.

Tra i motivi principali c’è sicuramente la tua incapacità di delegare.

Sei convinto che nessuno sappia fare il tuo lavoro meglio di te.

Posto che non ne hai la certezza perché non ti sei mai fidato di far fare qualcosa ai tuoi collaboratori al posto tuo, hai mai riflettuto sull’impatto che ha questa convinzione sulla tua azienda?

Chi può sostituirti in un intervento tecnico quando hai la febbre o devi sbrigare cose più articolate, da vero imprenditore?

Come sarebbe se invece tu trasmettessi il tuo modo di lavorare, le tue competenze e il tuo approccio ai tuoi collaboratori?

“Eh ma se poi mi abbandonano da un giorno all’altro, porteranno in altre aziende i miei segreti del mestiere!

Ti svelo un segreto: un collaboratore che lavora bene, è soddisfatto del trattamento che riceve e si sente parte di un ingranaggio più grande… Non va mai via!

Anzi, combatte al tuo fianco per scalare quel mercato sbranato dai Big Player e tratta i tuoi Clienti come se fossero suoi.

Anche perché… parliamoci chiaro: se essere imprenditore vuol dire beccarsi solo le beghe, non sarebbe più conveniente restare un tecnico alle dipendenze degli altri?

Un imprenditore ICT che:

  • non delega
  • non si occupa della strategia e della crescita aziendale rendendo “attraente” la propria azienda
  • che non pianifica e non controlla i numeri…

è un capo che si affida ciecamente a un commercialista per il proprio fatturato e lavora quanto e più dei suoi dipendenti.

Dove è la parte divertente di essere un imprenditore?

Che cosa rende veramente un capo, un imprenditore?

Il lusso? Lo sfarzo? Il tempo libero? L’autonomia? L’indipendenza?

Fermo! Qui non stiamo parlando del sogno americano e dell’imprenditoria stile Silicon Valley.

Parliamo di fatti concreti e azioni facilmente realizzabili.

Una per tutte: la delega.

La delega è:

Posizionarsi fuori e al di sopra dell’azienda e non tra le fila dei propri dipendenti.

Avere una prospettiva che ti permette di vedere i problemi…anticiparli quanto possibile e risolverli.

Fissare degli obiettivi… e raggiungerli.

Si possono creare aziende che sopravvivono ai propri fondatori perché basate su un metodo collaudato, replicabile e ripetibile.

Ti sembra un ragionamento troppo semplicistico?

Pensi che queste cose non abbiano un impatto sulla tua azienda come invece ad esempio tecnologie dell’ultima generazione, collaboratori laureati ad Harvard e Clienti pieni di soldi?

Allora non sei ancora pronto a vivere un’esperienza imprenditoriale piena e soddisfacente.

Devi ancora soffrire, essere divorato dall’ansia e dallo stress prima di capire che non stai andando da nessuna parte.

Conosco coach di formazione che spingono molto sul concetto di budget e cash flow e non sono di certo qui a smentire quanto siano elementi essenziali del proprio business.

Ma conosco anche realtà che sono crollate nel giro di poco perché le uniche fondamenta erano i soldi.

Per questo ViVenditaICT prima di qualsiasi altro ragionamento puramente economico, ti mette di fronte alle tue responsabilità e al tuo modo di agire perché è quello che, anche quando il budget sarà giù, ti permetterà di risalire.

Il secondo livello operativo di PROTOCOLLO ICT RESTART affronta dettagliatamente questi aspetti per non lasciare nessun micro e piccolo imprenditore ICT scoperto davanti alle intemperie del mercato.

“adesso ho chiaro cosa devo fare per migliorare la mia azienda“_Giorgio G.

Gli imprenditori che mi hanno dato fiducia e mi hanno seguito in questo Percorso, senza eguali nel mondo della formazione, non se ne sono pentiti.

Se vuoi puoi leggere le loro parole clicca qui QUI.

Ora prima di lasciarti voglio dirti una cosa perché mi rendo conto di esserci andato giù pesante fino ad ora, anche se è tutta verità che ti farà crescere e progredire.


“Per diventare chi vuoi essere, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere”.

Tu non sei un semplice tecnico ICT, anche se evoluto, non sei il titolare di una azienduccia, il capo banda di una realtà che non può aspirare a nulla.

Sei un Imprenditore con la “i” maiuscola.

Se ragioni in grande, realizzi grandi cose.

ViVenditaICT è il punto di partenza.

Ad majora,

Piero

Immagine di master1305 su Freepik

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