Imprenditore ICT letture estive

Questa volta sarò diretto più che mai e non userò mezzi termini. Quindi, mi scuso fin da ora se toccherò la tua sensibilità, ma quando tengo a qualcosa non riesco a essere troppo accondiscendente e morbido.

Prenditi il tempo e leggi con attenzione.

Non vuoi crescere? Basta ammetterlo e non cercare più scuse

Se mi segui da un po’, leggi i miei articoli, hai assistito a qualche mio webinar o talk, allora sai cosa penso del ruolo che l’ICT e imprese come la TUA hanno sul mercato.

Tu con la tua attività non sei quello che “sistema i computer”, “risolve i problemi informatici”, “fa funzionare una connessione”, “installa un software” o “configura un firewall”.

Queste sono solo alcune delle AZIONI che i tuoi tecnici compiono tutti i giorni (e a volte anche tu), ma il tuo ruolo e quello della tua azienda sono assolutamente più rilevanti e ampi.

Ti faccio una domanda:

ti piacerebbe far crescere la tua azienda e, di conseguenza, avere molto più tempo libero, guadagnare un bel po’ di soldi e guardare al tuo futuro con fiducia?

Potrebbe sembrare una domanda retorica e per un imprenditore in effetti lo è.

Infatti, quale uomo o donna a capo di un’azienda potrebbe rispondere che non è interessato a far crescere la sua attività, il suo conto in banca e avere più tempo per se stesso? Nessuno.

Ma nella realtà non è così, perché c’è sempre un divario enorme tra “i desideri e l’agire”.

Quindi…

…se non vuoi crescere, ammettilo e starai meglio (forse)

In questa frase c’è il succo di tutto. Perché te lo dico?

Mi dispiace, anzi mi incazzo come una scimmia nel vedere e ascoltare gran parte dei micro e piccoli imprenditori ICT che a chiacchiere si dicono vogliosi di crescere, di sviluppare le vendite, di voler cambiare passo e che sanno che gli servirebbe un po’ di formazione imprenditoriale, di marketing, vendite, pianificazione, ecc.

Poi, però, nella pratica e nel loro quotidiano continuano a fare le stesse cose di sempre.

I motivi, anzi le scuse, sono più o meno sempre le stesse:

  • “siamo in un periodo molto intenso…”
  • “ho tante richieste di clienti da esaudire…”
  • “ho tanto lavoro e mi manca un tecnico che non trovo…”
  • “appena mi libero un po’ farò…”
  • “quando avrò tempo cercherò un venditore…”
  • “ho in testa un nuovo progetto…”
  • “serve tempo, ma non ho tempo…”
  • “appena posso ne parlo col socio…”
  • ecc…

Se anche tu rientri tra questi, sinceramente ti suggerisco di cambiare disco e accettare che di crescere non te ne frega nulla.

Ecco quello che dovresti dire…

non mi interessa crescere e sono consapevole che questo mi porterà al declino, ma non me ne frega un cazzo, né per me né per i miei quattro dipendenti!

Ci sta! Magari stai già bene, hai già il tuo bel gruzzolo per vivere fino alla fine dei tuoi giorni.

Non ti interessa che la tua azienda possa essere venduta e quindi monetizzare, né tantomeno riuscire a renderla tramandabile a qualcuno a cui tieni.

Tutte cose lecite, ecco perché ti dico che se non vuoi crescere, ammettilo. Ma basta con le scuse!

La coerenza tra pensieri e azioni fa vivere meglio

Se questo è il tuo vero pensiero, cioè NON VUOI CRESCERE, allora prenderne consapevolezza ti aiuterà a vivere una situazione di maggior equilibrio perché ciò che pensi nel più profondo sarà finalmente in linea con le tue azioni e viceversa. Evviva la coerenza!

Poi, ovvio, in qualità di capo azienda dovresti prenderti anche la responsabilità di dirlo ai tuoi stakeholders interni ed esterni.

Almeno le persone che lavorano con te dovrebbero sapere che il loro posto di lavoro terminerà con la tua voglia di “alzare la serranda tutti i giorni” o molto probabilmente prima, visto che se un’azienda non progredisce c’è un solo risultato: la regressione fino alla sua scomparsa.

Così i tuoi Clienti.

Anche loro dovrebbero sapere che si stanno affidando a qualcuno che non ha più stimoli a migliorarsi, sviluppare la propria organizzazione e che non ha intenzione di investirci nell’immediato e prossimo futuro.

Questo inevitabilmente significherà servizi sempre più scadenti e quindi nel tempo inutili o addirittura dannosi per i Clienti.

In questo modo darai modo ai tuoi Collaboratori e Clienti di muoversi per trovare valide alternative a te e alla tua azienda.

Sarai onesto!

Eh sì, perché se NON VUOI CRESCERE e i tuoi pensieri ti dicono che sarai comunque in grado di garantire ai tuoi Clienti sempre alti livelli qualitativi di servizi, ai tuoi Collaboratori la sicurezza di portarsi a casa ogni mese per i prossimi anni lo stipendio e forse anche qualche bel premio di produzione, ti stai semplicemente contraddicendo. I pensieri sono in contrapposizione con le azioni, incoerenti e quindi ti stai illudendo.

In buona fede, non lo discuto, ma pur sempre ti stai illudendo!

Basta poco per capire ciò che ti voglio dire.

La rimandite è una brutta malattia per chi fa impresa

Supponiamo per un momento che invece tu voglia davvero crescere, ma le scuse, gli alibi descritti sopra ti impediscono di iniziare il cammino dello sviluppo.

Per quanto tempo potrai permetterti di dare potere a queste scuse? Infatti, sarebbe opportuno che tu iniziassi anche a considerare la tua componente “umana”.

Guardati a 10 anni fa

Il tempo passa per tutti e ogni stagione della vita ha i suoi pro e contro.

Dieci anni fa avevi senz’altro più energie, il lavoro e l’estrema operatività ti pesavano meno.

Anzi, il fatto di occuparti di più cose contemporaneamente ti caricava e agivi con grande entusiasmo. La sera rientravi a casa e avevi ancora la voglia e la forza di fare…

Oggi hai più esperienza, forse anche una maggiore stabilità o almeno così sembra. L’azienda in questi anni è cresciuta un po’, soprattutto grazie al fatto che il settore tira, ma l’organizzazione non si è sviluppata e questo comporta che la tua operatività sia sempre al massimo.

L’esperienza sopperisce un po’, nel senso che riesci a fare più cose con meno errori, ma alla fine sei sempre tu a mandare avanti la baracca.

A livello mentale sei un po’ nella Terra di Mezzo, ne scarico ma nemmeno entusiasta. Vai avanti!

Però c’è il pericolo di un inizio di rassegnazione.

Trovarsi con dieci anni in più e, di fatto, doversi occupare sempre del quotidiano, di essere sempre sul pezzo e con poco, se non pochissimo, tempo libero inizia a pesarti.

Se poi ci aggiungi anche che non guadagni quelle cifre che ti possono far pensare di continuare così ancora per due o tre anni e poi ritirarti e vivere alla grande di rendita, allora anche una certa insoddisfazione si fa strada.

I Clienti sono più o meno gli stessi, i guadagni pure ma le difficoltà, le cose da gestire, la burocrazia e la complessità tecnologica da governare, quelle sì che sono in crescita. Per non parlare di come tutto il contesto è più complesso.

Uno dei sintomi è che ogni anno arrivi alle vacanze estive sempre più esausto.

Adesso proiettati tra 10 anni

Come sarai tra 10 anni? Sarai senz’altro in forma (te lo auguro), ma sarà inevitabile che le energie saranno inferiori rispetto a oggi. Purtroppo fenomeni alla Benjamin Button si vedono solo al cinema o alla tv.

Fa parte della vita. Più si va avanti con l’età, più le energie fisiche e la freschezza mentale sono destinate a ridursi.

Tra 10 anni sarai in grado di continuare a tenere gli attuali ritmi o superiori?

Con l’attuale trend, tra 10 anni avrai molto tempo libero? Avrai molti soldi per goderti la seconda parte della vita o speri nell’INPS?

Tra 10 anni, guardando l’andamento degli ultimi 10, secondo te, l’attività sarà più semplice o più complessa?

Riflettici!

Coerenza e responsabilità

Ecco perché l’importanza della coerenza e della responsabilità per un imprenditore non può essere sottovalutata.

La coerenza si riferisce alla capacità di mantenere un approccio costante e uniforme nel fare affari. Questo implica agire in linea con i valori aziendali, seguire le promesse fatte ai Clienti, ai Collaboratori e perseguire una strategia coerente nel tempo.

La responsabilità, d’altra parte, si riferisce alla consapevolezza dell’imprenditore nei confronti dell’impatto delle sue azioni sull’azienda, sui dipendenti, sui Clienti, sulla comunità e sull’ambiente.

Un imprenditore responsabile si prende cura di gestire l’azienda in modo etico, tenendo conto delle conseguenze a lungo termine delle sue decisioni.

La coerenza e la responsabilità sono interconnesse perché un imprenditore coerente sarà più propenso a agire in modo responsabile. La coerenza nella gestione aziendale crea fiducia tra i dipendenti, i Clienti e soci, mentre la responsabilità dimostra un impegno per il bene comune.

Coerenza e Responsabilità sono dunque fondamentali per il successo e la sostenibilità di un’impresa, ma in base alle scelte lo sono anche per il suo fallimento.

Allora, vuoi crescere oppure no?

Solo tu puoi rispondere a questa domanda.

Ma sappi che quando si ha un desiderio di crescita e di raggiungere traguardi più ambiziosi, magari ancora un po’ sfuocati ma comunque forti, NON CI SONO SCUSE per non farlo e per continuare a rimandare ciò che dovresti fare.

Dalle mie parti si dice: “poche seghe”.

Se una cosa la vuoi e questa è importante, allora tutte le “seghe mentali” che uno trova per giustificare il NON fare le deve disintegrare, altrimenti a sgretolarsi sarà la propria autostima.

La mia missione è “semplificare l’accesso e l’apprendimento delle fondamenta della cultura imprenditoriale ai micro e piccoli imprenditori ICT” per aiutarli e sostenerli nello sviluppo della loro azienda.

Ovviamente solo per coloro che vogliono davvero fare quel salto di qualità che magari desiderano da tempo.

Ho scritto più di 90 articoli e pubblicato decine di video, credimi, ti basterebbe applicare il 20% di ciò che ti ho passato per fare un salto in avanti incredibile con la tua azienda.

Quindi se non ti fosse chiaro, il suggerimento è di passare qualche ora del tuo tempo sotto l’ombrellone (o dove sei) a leggerli.

L’estate, un periodo di riposo e preparazione alla ripartenza

In estate, molti di noi godono di un periodo di riposo ben meritato. Le lunghe giornate soleggiate e il caldo invitano a rallentare il ritmo e a dedicarsi alle attività che ci danno piacere.

Molti scelgono di trascorrere del tempo in vacanza, esplorando nuovi luoghi o semplicemente rilassandosi in spiaggia o in montagna.

Altri preferiscono rimanere nella propria città, approfittando delle numerose attività estive che vengono organizzate, come concerti all’aperto, eventi culturali e festival.

Tuttavia, l’estate è anche un momento di preparazione per il futuro.

A settembre, con l’inizio dell’autunno, riparte la frenesia delle attività quotidiane e le imprese riprendono il lavoro a pieno ritmo. Settembre è spesso anche il momento in cui si pianificano nuovi obiettivi e progetti per il futuro. È il momento di fare un bilancio dell’anno e di prepararsi per nuove sfide e opportunità.

Quindi, ti auguro di goderti una pausa rigenerante per poi a settembre ripartire con rinnovata energia e determinazione per affrontare le sfide che ti attendono.

Il prossimo autunno potrebbe essere quello della svolta

Se tra i tuoi piani o intenzioni serie c’è:

  • la crescita
  • lo sviluppo della tua organizzazione
  • la creazione di un sistema azienda che ti permetta in un prossimo futuro di fare a tempo pieno l’Imprenditore e non più il “tecnico evoluto”
  • delegare ciò che devi delegare
  • poter pensare un giorno di vendere la tua azienda o le tue quote e monetizzare ciò che hai costruito

allora in autunno hai un appuntamento che non puoi mancare.

Zero scuse, zero alibi e poche seghe!

Il 10 ottobre inizia ViVenditaICT, il primo e unico percorso formativo dedicato ai micro e piccoli imprenditori ICT che vogliono crescere davvero.

Un percorso progettato sulle tue esigenze, a prova di scuse e alibi e con la “garanzia anti-guru”.

Un Percorso che farai direttamente con me e ti assicuro che alla fine tutto sarà chiaro e cristallino.

Clicca qui per scoprire tutte le informazioni.

Buon Agosto e Ad Majora!

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