Non sempre tutto va come dovrebbe andare. Quindi?

C’è poco da fare, nella Vita come nella Vendita, non tutto riesce subito al primo tentativo, a volte nemmeno al secondo, al terzo… anzi le cose (almeno quelle importanti) sono a volte maledettamente difficili.

Per questo non sopporto quei “formatori/guru” che mandano messaggi del tipo: <<se adotti il mio metodo fantastico diventerai in poco tempo bello e felice>>; oppure quegli esaltati che ti vorrebbero coinvolgere nel business del secolo che ti farà diventare milionario in meno di un anno, e non importa se non sai un cazzo di come si sta al mondo.

Statisticamente nella Vita (quella vera) sono molte di più le sconfitte delle vittorie, sono molti di più i tentativi di farcela che poi falliscono dei successi, sono molti di più gli sbagli e gli errori che le cose fatte bene.

Tutto questo sembra essere scoraggiante e poco motivante, ma ogni anno ha il suo inverno, così come però arriva sempre la primavera e il periodo di rinascita. Insomma, a nessuno piace sbagliare, inciampare e fallire molte volte prima di (forse) ottenere un risultato, ma funziona così. Punto e basta.

Addirittura ci sono alcuni periodi nella Vita che sembra quasi ci sia un disegno superiore perché ogni cosa debba andare storta.

Ti è mai capitato di provare questa sgradevole sensazione?

Tutto sembra andare nel verso sbagliato, lavoro, vita privata, relazioni, soldi, fino alle piccole cose come la rottura della lavatrice di casa, oppure la crepa sul parabrezza dell’auto, o chissà cos’altro. Come se ci fosse un’entità esterna malefica che si diverta in modo cinico a farti andare tutto storto.

Anche per me a volte è veramente deprimente vedere che le cose non vanno come vorrei e ci sono stati momenti della Vita dove mi sembrava di essere in un tunnel senza fine. Penso che almeno una volta capiti a tutti.

Quindi? Che fare? Va bene così? Dobbiamo accettare il fatto che nella nostra Vita si debba necessariamente passare momenti/periodi del genere?

La Risposta è Sì!

E’ salutare “accettare” e prendere atto di questo aspetto della Vita, perché in fondo cosa c’è di strano? Mica stai pensando di essere un supereroe, infallibile e invincibile?
Beh, ti do una buona notizia: anche i supereroi falliscono. La differenza però sta nell’approccio che loro hanno verso i fallimenti e gli insuccessi. Prendono spunto da questi per imparare, cambiare e agire di nuovo.

Quindi non è affatto utile cercare di respingere, negare o subire il fatto che non tutto possa andare come dovrebbe o come vorremmo.

Dobbiamo dunque essere remissivi? MAI! NON HO DETTO QUESTO!

Ho detto di accettare il fatto che nella Vita si possano passare momenti più o meno buoni. Guai a subire passivamente e non re-agire. Sto semmai parlando di realismo, di quella sana consapevolezza che non tutto va come dovrebbe andare, almeno per il momento, e basta.

L’azione di “accettare” è senza dubbio più facile da fare quando siamo sereni e stiamo vivendo un periodo tutto sommato tranquillo. Invece è molto difficile farlo quando siamo nel pieno del vortice delle “sfighe”.
Perché?
E’ la parte emotiva che prende il sopravvento su quella razionale, ci lasciamo andare allo sconforto, alla sfiducia, alla depressione e all’apatia, oppure ci facciamo prendere dalla rabbia, dal rancore e dalla collera. Comunque sentimenti ed emozioni deleterie se non canalizzate nel modo giusto.

Allora Cosa fare?

Se riuscissimo a placare queste emozioni scopriremmo quasi naturalmente che quello che ci sta accadendo non sia niente di trascendentale e faccia semplicemente parte della Vita.
Ma la parte difficile è proprio la gestione delle proprie emozioni.

Cosa ti aspetti adesso?

Un rimedio? Una soluzione? Una parolina magica che ti trasporti da uno stato d’animo negativo in uno positivo?

Illuso!

La via d’uscita la dobbiamo trovare dentro di noi. Certo, possiamo farci aiutare da qualcuno, magari che non sia l’amico o l’amica sfigata della situazione che crede di avere sempre a disposizione una “facile” soluzione. Io, ad esempio, sono assolutamente a favore dell’ausilio di quelli che definisco “gli allenatori del cervello” e cioè di qualche buon psicoterapeuta.

Comunque sia, la strada per la gestione delle emozioni la devi percorrere tu. Non puoi affidarla ad altri. Ti posso però garantire che ce la puoi fare e che hai solo bisogno di tempo.
L’importante è non lasciarsi abbattere, ma lasciare andare, lasciar fluire queste emozioni senza permettergli di prendere il sopravvento. Naturalmente più tempo restiamo invischiati in stati d’animo negativi e più diventa difficile uscirne fuori in tempi rapidi.

In ogni caso, ho dei buoni suggerimenti pratici da seguire in questi casi, ecco i primi tre che ritengo più utili e produttivi.

Tre cose da fare quando siamo in un periodo di scoraggiamento. 

  1. Muovi il culo!
    Si, muoviti. Non stare fermo sul divano a pensare e rimuginare sulle “sfighe” che ti stanno capitando. Datti da fare! Qualunque cosa, ma non stare fermo!
  2. Fai qualcosa che ti piace.
    Nei periodi neri è buona cosa trovare delle piccole ricompense per noi stessi. Dedica un po’ di tempo a fare qualcosa che ti gratifichi.
    Ascolta musica, fai giardinaggio, cucina, fai una passeggiata in mezzo alla Natura, vai in palestra, esci con gli amici a prendere un aperitivo, fai sesso, fai del volontariato, porta fuori tuo figlio…insomma fai qualcosa che ti porti gioia e gratificazione, anche se temporanea perché poi i pensieri derivanti dalle “sfighe” tornano.
    L’importante è però che tu non ti nutra solo di “sfighe”, ma anche e soprattutto di cose buone.
    Forse partire può risultare difficile, per questo il primo suggerimento è di “muovere il culo”. Anche se non ne hai voglia, devi farlo!
  3. Leggi un buon libro di crescita personale.
    Si hai capito bene, parlo di crescita personale.
    Guarda che la “crescita personale” non è una brutta bestia, qualcosa di superfluo o riservato solo ai fighetti.
    Acquisire nuove conoscenze e consapevolezze è alla base della nostra evoluzione, e anche tu ne hai bisogno, come tutti. Peccato però che solo una piccola minoranza ne comprende il vero significato e inizia ad investire sulla sua crescita. Tu da che parte vuoi stare?
    Di libri ce ne sono molti e alcuni sono veramente ottimi perché scritti in modo semplice e diretto, nonostante l’importanza degli argomenti.
    Inoltre, aspetto da non trascurare, quando leggi un buon libro del genere, l’autore di solito si rivolge direttamente a te e questo significa avere un buon amico, un buon coach (ora va tanto di moda) sempre a disposizione che ti parla e dà suggerimenti utili.

Alla prossima e buona consapevolezza!

Resta aggiornato

Rispondi

Scopri di più da Piero Micheletti

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading

Torna in alto

Menu