Recenti studi hanno rivelato l’attitudine italiana verso il mondo dei social. Non c’era certo bisogno di uno studio per sapere che siamo grandi utilizzatori di social, ma leggere che su 39,2 milioni di italiani che accedono regolarmente a Internet, 31 milioni (cioè il 79%) hanno account attivi sui social fa riflettere sull’impatto che queste piazze pubbliche virtuali ormai hanno sulla nostra vita. Inoltre la maggior parte degli utenti attivi sui social (28 milioni) accede tramite mobile, quindi lo fa da ogni luogo e in ogni momento.
Il re incontrastato dei social tradizionali rimane Facebook, con una penetrazione del 55%, poi c’è Instagram con il 28% (di proprietà Facebook), Twitter e Google+ rispettivamente con il 25% e LinkedIn con il 19% (di proprietà Microsoft).

Al di là di questi dati noiosi e dei discorsi che fanno i vari esperti di social media marketing sul fatto che l’utilizzo di Facebook sia in calo, soprattutto da parte dei giovani, mentre Instagram sia in forte crescita, sta di fatto che i Social fanno comunque parte della nostra Vita.
E se la Vita è una continua Vendita (e lo è!), allora anche i social vendono e comunicano ciò che siamo (o molto spesso ciò che vorremmo essere, ma non siamo) a tutti gli altri frequentatori di queste piazze pubbliche.

Quindi ciò che pubblichi e condividi sui social determina, per quelli che parlano “bene”, il tuo “personal brand”. In poche parole, da ciò che scrivi e pubblichi si capisce chi sei!
Eh sì, è proprio così, anche se molti ancora non lo hanno capito.

Tre semplici suggerimenti per un buon utilizzo dei social

  1. Non fingere! Sii sempre te stesso.

    Non fingere di essere una persona diversa da quella che sei veramente, così non cercare di far vedere agli altri che hai una vita non tua. Tanto per essere più chiaro, non postare solo le foto del mare dei Caraibi dove magari ci sei stato solo una volta in vacanza anni fa (qualcuno addirittura mette foto non sue), per far credere che la tua vita sia fantastica, eccezionale e poi chi ti conosce davvero sa che la mattina ti alzi alle 5 del mattino per andare in fabbrica.
    Sia chiaro, niente di male ad andare in fabbrica, anzi, quello che è sbagliato è voler far passare un’immagine di te che nella realtà non ti appartiene.
    Se senti il bisogno di apparire ciò che non sei, se fossi in te mi farei una domanda: come posso diventare ciò che vorrei essere? Il vero, qualunque esso sia, è sempre meglio del finto.

  2. Non fare il saggio e il filosofo, se non lo sei.

    Guardando i social scopriamo incredibilmente che siamo diventati un popolo di saggi e filosofi.
    Pubblicare citazioni e frasi che ispirano va bene a patto che non siano l’unica cosa che posti e soprattutto ricorda di citare sempre la fonte. Non impadronirti di cose dette o scritte che non sono tue. Fai attenzione, perché il mondo reale non è così distante da quello virtuale dei Social. Ad esempio se vuoi passare per una persona sapiente, banalmente quando sei in auto non puoi continuare a buttare dal finestrino ogni cosa, comprese le cicche che, oltre ad inquinare, rischiano di far incendiare un bosco. Una persona evoluta, sa che quello è un gesto incivile.
    Oppure quando scrivi, ricordati le basi della grammatica e dell’ortografia; ad esempio ricorda l’utilizzo della lettera “h” nelle forme verbali del verbo avere.
    Ci vuole coerenza. Non puoi apparire filosofo e sapiente e poi non sai scrivere in italiano.

  3. Attento a cosa scrivi e soprattutto evita discussioni.

    Se hai qualcosa da dire in risposta di un post di un tuo collegamento, o lo fai in un modo elegante e porti un contributo positivo alla discussione, oppure è meglio soprassedere. Forse ti sarai già accorto che accendere dei litigi sui social è molto facile, e lo è ancor di più trascendere in offese e commenti sarcastici. Anche a me è capitato che alcuni miei post abbiano suscitato discussioni e tensioni tra chi commentava, ma non sono mai entrato nell’arena del litigio. Al limite, se vuoi dirne quattro a qualcuno c’è sempre il telefono (se lo hai) oppure hai la possibilità di scrivergli in privato. Se è una persona intelligente, intanto apprezzerà la tua riservatezza e il rispetto che hai mostrato nei suoi confronti, anziché rendere tutto pubblico. C’è comunque una domanda sempre utile che puoi farti prima di scrivere o commentare qualcosa che potrebbe suscitare malumori: cui prodest? A chi giova? Se molto probabilmente a nessuno, allora lascia perdere.

I Social sono divenuti parte integrante delle nostre relazioni, se utilizzati in modo intelligente possono coinvolgere, aggregare, far riflettere e anche divertire. Non solo possono contribuire a renderti credibile, affidabile e autorevole. Se utilizzati, invece, in modo sbagliato non fanno altro che amplificare all’ennesima potenza tutti i difetti e gli errori che molto probabilmente compi già nella vita off line. Per cui non lamentarti!

#

No responses yet

Rispondi

Privacy Policy