Qualche giorno fa ho pubblicato un post dal titolo: pensaci, quanto tempo è passato?
Da cosa? Dall’ultima volta che hai deciso di investire sulla tua crescita e formazione.

Ora, se mi stai seguendo, significa che sei una persona interessata alla propria crescita e formazione, anche se so benissimo che questo non significa che tu poi sia così diligente nel farla, comunque almeno sei sensibile all’argomento.

Quanto siamo soddisfatti del lavoro che facciamo?

Recentemente ho letto i risultati dell’indagine ISTAT del 2018 sulla Soddisfazione per il lavoro. In sintesi:

  • il 15,7% degli italiani dai 15 anni in su si sono detti molto soddisfatti, 
  • mentre il 61% ha detto abbastanza 
  • e il 20,3% poco o per niente soddisfatto. 

Quindi oltre l’80% delle persone non è proprio soddisfatto del proprio lavoro (e stiamo parlando di chi un lavoro ce l’ha!).

I meno soddisfatti sono le persone nella fascia di età 35-59 anni, l’85,5% di loro si dice “abbastanza” o “poco e per niente”.
Se ci pensiamo è un bel problema perché sono quelle persone, soprattutto per chi si avvicina ai 50, che vedono nel loro futuro sempre meno possibilità di cambiare la situazione.

Da questa analisi, possiamo quindi supporre che la stragrande maggioranza delle persone vorrebbe avere maggiori soddisfazioni lavorative, come:

  • un miglior reddito, 
  • maggiori responsabilità, 
  • un miglior luogo di lavoro, 
  • oppure semplicemente più tempo libero per la vita privata

…chissà qualcuno vorrebbe proprio non dover lavorare.
E poi ci sarà una parte di queste persone che probabilmente sarà addirittura rassegnata sul proprio futuro, pensando di non poter aver di meglio.

Se anche tu non sei pienamente soddisfatto della tua condizione lavorativa, che tu sia un piccolo imprenditore, un libero professionista, un venditore, un dipendente, PUOI FARE QUALCOSA PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE?

Naturalmente qui mi è impossibile dare una risposta per ogni situazione, perché senz’altro ognuno di noi è un caso a se.

C’è però un fattore comune che può essere, anzi che è DETERMINANTE per cercare di migliorare la propria soddisfazione lavorativa. Qual’è?

La Formazione!

Oggi il mercato del lavoro è molto esigente e richiede alle persone competenze specifiche ed essere ben preparati.  
Insomma non è più il tempo di improvvisare! 
Adesso voglio farti una domanda:

Secondo te, cosa viene prima la formazione personale o quella professionale?

Prima si cresce professionalmente e poi eventualmente personalmente? 

Si può crescere professionalmente senza farlo personalmente?

Se vuoi migliorare la tua soddisfazione lavorativa, vuol dire che vuoi ottenere dei risultati diversi rispetto a quelli ottenuti finora, giusto?

Allora sappi che per fare questo, è NECESSARIO che tu diventi una persona migliore!

Come si può pensare di migliorare una posizione lavorativa, avere un compenso più alto, fare carriera, acquisire più Clienti restando esattamente la stessa persona che finora non ce l’ha fatta!?

Capisci che è stupido pensarla così?!

Ti prego, adesso non pensare che la responsabilità di tutto sia del tuo datore di lavoro, del tuo responsabile, della tua azienda, del mercato, dei tuoi collaboratori …. poi dei vegani, dei terrapiattisti e infine del governo…

Certo, anche loro qualche responsabilità ce l’avranno, ma non TUTTE! CHIARO?!

Per arrivare alla risposta, ecco alcuni esempi:

Supponi di essere preparatissimo sul web marketing, sai esattamente come funzionano gli ADS su Google e FB, ma non hai capacità comunicative e relazionali adeguate.
Sai di cosa te ne fai delle tue belle competenze del digital marketing?

Oppure sei bravissimo in contabilità e amministrazione, ma ti limiti sempre a fare il tuo compitino e niente più. 
Pensi davvero che qualcuno si accorgerà di te?

Sei un tecnico ICT certificato CISCO CCNA e conosce perfettamente la programmazione di un apparato di networking, ma non riesci a lavorare in team e hai poca fiducia negli altri.
Pensi davvero di far carriera e arrivare ad essere un responsabile o un manager del reparto IT? 

Ancora. Sei un venditore che conosce ogni minimo aspetto tecnico del tuo prodotto, ma non sai gestire le emozioni e quindi non appena trovi qualche difficoltà (magari sul prezzo) ti areni come una barca su una secca.

Questo cosa vuol dire?

Che la formazione professionale è importante, guai a trascurarla perché gli incompetenti fanno poca strada, ma senz’altro è più facile che faccia strada uno meno competente di te ma molto più formato a livello personale.

Quindi tutto passa prima dalla crescita personale, dal DESIDERARE DI DIVENTARE MIGLIORI DI QUELLO CHE SI E’.
E’ indispensabile puntare ad acquisire quelle conoscenze e competenze personali (le famose Skills, abilità, attitudini) che oggi sono assolutamente necessarie per trovare soddisfazione nel proprio lavoro e nella vita.

Poi, naturalmente, servono anche le competenze tecniche specifiche del tuo settore.

Allora cosa dovrebbe fare quell’enorme massa di lavoratori che non sono particolarmente soddisfatti (o per niente) della loro situazione lavorativa?

Primo passo: LAVORARE SULLA PROPRIA FORMAZIONE E CRESCITA PERSONALE

Ricorda, qualunque lavoro tu stia facendo, se vuoi “di più” prima devi diventare “di più”.

Buona Consapevolezza!

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